domenica 13 ottobre 2013

Recensione: Rimozionekoatta - All you can eat



Nuovo disco della band ska torinese, che ritorna con un disco dalle tinte sbarazzine ma dal contenuto ballabile e gradevole per (quasi) tutti i gusti.

L'album è composto da 11 tracce di puro ska, che spaziano tra sociale, musica e sentimento. 
I temi trattati purtroppo sono resi con testi fin troppo immediati  risultando a volte decisamente banali, non risparmiando sorprese però, come nel brano "La mia stella" il cui testo sembra parlare veramente di un forte sentimento verso qualcuno, ma si scopre alla fine che questo qualcuno, altro non è che Londra....

a mio avviso i 2 brani di maggior rilievo sono "Guardi e ladri" che parla con un notevole gioco di metafore della vergogna della scuola Diaz, notevole anche la composizione musicale. L'altro trattasi di uno strumentale composto prevalentemente dai 2 sax, intitolato per l'appunto "More sax" veramente divertente e ben fatto, sulla falsa riga della celebre "One step beyond" dei Madness che fece epoca negli anni '80.


in generale la qualità audio del disco è molto alta, i fiati sono ben caratterizzati e armoniosi. Gli assoli di chitarra sono pochi, solo un paio degni di nota. Nel disco non sono presenti altri strumenti oltre a quelli canonici.
Si tratta di un prodotto puramente ska, le basi sono abbastanza povere in termini di strumentale, caratterizzate prevalentemente dagli (ottimi) fiati, scordatevi quindi quasi del tutto la componente punk-rock, come da loro tradizione daltronde.

Purtroppo l'eccessiva semplicità e la sua struttura eccessivamente "ritornellosa" (troppo improntata sui ritornelli, risultando banalotti e ripetitivi)  non ne consente un ascolto molto "continuato nel tempo" perchè il disco potrebbe stufare presto i palati più raffinati e tecnici. Adatto in definitiva ad un pubblico poco esigente, ma che vuole un prodotto sbarazzino e leggero.

Videoclip:  italian ska, La mia stella





lunedì 30 settembre 2013

Recensione: album Talco - Combat Circus (2006)


Album d'esordio al grande pubblico (sold-out in Spagna e Germania) lancia la band nell'olimpo del punk internazionale, numerosi infatti le rotazione del singolo "La carovana" nelle reti musicali e nelle radio, diventando un tormentone estivo del periodo.
Il disco si caratterizza con una forte impronta di ritmiche balcaniche prendendone a piene mani anche l'uso di strumenti tipici del suddetto genere, come nel brano "Tortuga" che ne è il più lampante esempio. Non manca l'impronta tipica del gruppo  coinvolgendo generi come Ska, punk, folk, ben coadiuvati da testi ricercati e ben incasellati nel ritmo.
L'album si presenta come estremamente ballabile, ma molto orecchiabile, ben fatti i fiati armoniosi, mai stucchevoli. È presente anche una la solita cover di "Bella Ciao" ormai troppo inflazionata nell'ambiente, che non riesce a spiccare tra le altre tracce dell'album, davvero di ottima fattura.
Arrangiamenti puliti e la qualità del suono del disco è decisamente alta.

Videoclip: La Carovana



martedì 30 luglio 2013

Recensione: album Talco - Tutti assolti (2004)



Tutti assolti uscito nel 2004, rimane un punto di svolta nella ristrettissima scena ska-punk italiana, primo lavoro in studio dei veneziani Talco, in tutto il disco si sente forte la voglia di questi ragazzi di portare il loro sound fuori dai confini del bel paese, regalando agli ascoltatori un album duro, graffiante, quasi grezzo, ma mai stancante.
I testi non sono mai banali, composti con maestria, si districano tra rime e giochi di metafore ben riuscite, non mancano di certo ritornelli scontati e banalotti. Tutti i testi sono improntati al racconto di fatti avvenuti negli ultimi decenni nel mondo, si parla dei conflitti in medi oriente ("Corri", "Rachel", "L'odore della morte"), della entrata in scena del sanguinario Pinochet ("11 settembre '73").
Si parla anche di Italia con un analisi della politica italiana col brano "60 anni" , al disastro delle acciaierie di Marghera ("Tutti assolti"), alle critiche sulla storia della Chiesa e del Papa ("La crociata del dittatore bianco") passando per critiche a certi personaggi politici italiani ("signor presidente")

Purtroppo dato che è il primo loro disco in studio, si sente che la qualità del suono non è altissima risultando piatto e non riesce a dare giustizia agli ottimi arrangiamenti dei fiati, un vero peccato dunque, ma in generale è apprezzabile.

L'abilità dei componenti della band è palese, virtuosismi non mancano di certo come i riff di "partigiano" o di "Signor presidente" che soddisferanno forse i palati più rockettari. Innegabile però che si tratta di un album puramente ska-punk e sicuramente non potrà venire incontro a chi non apprezza tale genere. Ballabile fino allo sfinimento, gli arrangiamenti donano immediatezza ma sono raffinati, quasi mai lenti si adattano perfettamente alle ritmiche punk che contraddistingue l'album. Più o meno  l'impostazione dell'album è sempre quella del genere: strofe lunghe e parti strumentali con fiati e ritornelli orecchiabili che rimangono in testa.

Consigliato solo a chi ama il genere.
Singolo estratto - Corri:




domenica 28 luglio 2013

Redska: "Romagnan Ska"



Dalla Romagna con furore! La terra della piadina e dei salumi esporta in tutta Europa un altro prodotto tipico: i Redska. Formata nei d'intorni di Cesena nel 2001 la band ottiene subito un posto di rilievo nella scena musicale italiana, grazie ai canali musicali indipendenti (webzine, magazine, webradio ecc...) spingendo il loro primo album "Mi son sbagliato nel confodermi". Subito balza all'occhio degli appassionati, con uno stile che passa dallo ska al raggamuffin, dal reggae al rocksteady. Inizialmente più raffinati, il loro sound diventa più grezzo e duro, facendo breccia negli appassionati del punk, cominciano prestissimo al loro attività live, aprendo concerti di gruppi molto famosi come gli ska-p nelle date italiane del 2005. Estremamente politicizzati, i loro testi non si lasciano andare a troppe metafore, con susseguirsi di slogan sinistroidi (il loro nome non lascia dubbi "red"), farciti da una ottima dose di ironia e comicità, direi di aver tracciato adeguatamente il loro profilo. Le loro canzoni sono dirette, senza fronzoli e immediate per qualunque ascoltatore, non c'è spazio per pragmatismi, si balla e ci si scatena con i loro ritmi sostenuti.



Gli arrangiamenti sono piuttosto elaborati (specialmente i fiati nei primi 2 album sono molto ben fatti), via via col passare del tempo e degli album, come già detto, il loro sound diventa più rude abbracciando il punk rock.

Parere personale: non ne capisco i motivi, ma dall'ultimo album in poi, la sezione fiati si è ridotta a un elemento solo, un trombone, che per quanto sia un ottimo strumento ha un suono grave e basso che se non viene accompagnato da una tromba almeno, il sound nel suo complesso diventa bruttino perde la frizzantezza che rende lo ska così bello da ascoltare. Questo rimane il mio parere personale eh! non mi uccidete!

Componenti

Il Duca - voce
The Lord RockSteady Montz - chitarra
Il Veggente a.k.a. De Veggent - tastiere
Aflo - basso
Gelo - batteria
Teo Watchamanna - trombone


Recensione Discografia 

Mi son sbagliato nel confondermi (2004)
 

Primo lavoro della band risalente al 2004, 14 traccie intense di ska-core ben blianciate, sound piuttosto raffinato per essere una band al primo album, avviso che se non siete amanti del genere arriverà sicuramente a noia. Da segnalare le tracce Blizkrieg Bop (cover della celebre hit dei Ramones in chiave Ska) e Vivo, una  canzone in pieno stile reagge assolutamente da ascoltare. Nessun videoclip.

Mi son sbagliato nel confondermi (2007)

Riedizione del primo album, con aggiunta di tracce live e un videoclip live

Le mie prigioni (2008)


Personalmente l'ho trovato migliore del primo, maturo, vario e con ritornelli e liriche gradevolissimi. Più "cattivo" del precedente, ma con ritimiche più orecchiabili, si candida ad essere uno dei miei album preferiti. Bellissima la cover "datemi un martello" cantata dalle Charlestons (ad essere pignoli degli squilibri nel mixato rendono difficoltoso ascoltare il cantato), Ogni mio sbaglio  altro brano suggestivo, lento ma allegro. l'album presenta diverse collaborazioni tra cui: Los Fastidos, Charleston, Banda Bassotti e Matrioska.  Nessun videoclip.

MSSNC (2011)

Riedizione del primo album dalla etichetta tedesca Mad Butcher Records

La rivolta (2012)


Nuovo album in studio della band romagnola, 14 tracce, di cui il rifacimento d'impatto del brano "Vivo" in chiave rocksteady. Album piuttosto piatto e ripetitivo, sia in testi che in musiche, bello il primo ascolto ma al 3°-4° va subito a noia.
L'impianto è sempre quello, ska-punk rude, con tocchi di rocksteady e reaggea muffin, sezione fiati ridotta quasi sempre a un trombone.

Ancora una volta i Redska tornano a parlare di società: morti sul lavoro, Chiesa, disinformazione, discriminazione razziale, omofobia, rivolte operaie e quant'altro.
Solo per appassionati del genere, nessun elemento di originalità e il tutto appare staranamente anonimo e incompleto. Da segnalare l'orrenda cover di White Riot, in chiave reagge cantata da Micki dei No Relaz, inascoltabile. Brani degni di nota sono: La rivolta,  Eroi, Natura e Vivo steady, il resto è pura monotonia. L'album vanta numerose collaborazioni: gli italo-tedeschi The offenders, No Relax, Rude Hi-fi, Arpioni
Videoclip: La rivolta


Bella ciao EP (2013)



EP pubblicato in Italia dalla One step records (fondata dal cantante della band) contiene 3 tracce tra cui un remake di (un altro?!)  Bella Ciao, Simile e La resistenza feat. NH3 (molto orecchiabile, quasi commerciale)

sabato 22 giugno 2013

Talco - ska-punk made in Venezia!


Eccomi qui a presentarvi una delle migliori realtà musicali del genere, anzi che dico, della scena musicale mondiale per quanto mi riguarda. Formatasi intorno al 2001 in Italia precisamente a Venezia e d'intorni (eh si, come al solito il Veneto ci da grandi soddisfazioni), paradossalmente sono ben poco conosciuti in patria. ma hanno all'attivo centinaia di date in tutta Europa, hanno aperto concerti di band ska-punk storiche come le ultime date del recente tour degli Ska-p (Monaco e Praga) e in passato quelli del calibro dei NOFX. Non da poco, il fatto che in questo periodo dove lo Ska è un genere in totale crisi di pubblico e rappresentanti, l'ultimo loro disco (Gran Galà) è stato sold out in Germania e Spagna!



Etichettare la band veneta una ska band non è corretto sebbene il loro repertorio sia principalmente impregnato di ska-punk, è  influenzato da una patchanka di generi (nome non casuale, significa "mistura" termine coniato dai Mano Negra, di cui si sente l'influenza nei loro lavori, spesso si definiscono "band patchanka" in molte intervieste), che spazia dal folk alla musica balcanica, dal punk rock allo ska e musica cantautorale italiana. Alternano dure ritmiche punk ad un cantato di stampo "Gucciniano" e "Deandrèiano" con testi più o meno complessi e non sempre immediati, pregni di metafore ben incastrate tra loro, ma a volte un po' forzatine. Insomma hanno una personalità spiccata che ben si distingue dalle altre band del loro "settore" i cui i repertori al 98% sono strabordanti di slogan di stampo sinistroide, troppo scontati alla lunga ripetitivi e stucchevoli. A tal proposito vi inviterei ad ascoltare la loro traccia più rappresentativa "60 anni" contenuta nell'album "tutti assolti" (2004) un capolavoro di testo, che descrive benissimo gli ultimi 60 anni di Italia, una poesia moderna di grande impatto, ad avercene di testi del genere nella musica attuale!

Componenti 

Dema - voce e chitarra
Jesus - chitarra solista
Ketto - basso
Rizia - tromba
Cioro - sax
Marangon - batteria


Recensione Discografia

Talco mentolato (2001)


EP prettamente ska, con testi leggeri e disimpegnati di stampo demenziale. Leggero e godibile ma purtroppo introvabile se non in rete cercando con pazienza

Tutti assolti (2004)


clicca qui per la mia recensione

Combat Cricus (2006)


Recensione completa album: Qui


Mazel tov (2008)


In ebraico sta per "buona fortuna" questo album è il più folk della band, qui si sente molto forte l'influenza dei Mano Negra. Da questo album sono tratte le canzoni più conosciute della band, come "La torre" e "St paulie" (di quest'ultima fecero uscire un cd singolo con la versione in tedesco, a mio avviso migliore della versione italiana), è contenuta anche una cover di una famosa canzone argentina "la Mano de dios", la cover è cantata in spagnolo riarrangiata in chiave ska. Non furono estratti videoclip.

La cretina commedia (2010)


Un capolavoro assoluto del punk moderno, estremamente tecnico e complesso, un po' troppo estremo forse ma assolutamente una pietra miliare del genere sulla scena mondiale, in alcuni tratti molto NOFX.
Il primo album concettuale della band, 13 tracce in cui si parla della storia di Peppino Impastato, dalla nascita alla morte, fatto in collaborazione con i famigliari di questo eroe moderno, purtroppo i testi sono estremamente metaforici e complessi, spesso risultano confusionari e forzati, l'ho ascoltato e riascoltato e tutt'ora rimane il mio cd preferito, ma ancora certe parti dei testi mi rimangono un mistero. Mentre 9 tracce sono dure e graffianti, nell'album sono presenti una traccia strumentale (quasi jazz) e 3 lenti, emozionanti e riflessivi degni dei migliori cantautori classici italiani.
Singoli: la parabola dei battagghi, perduto maggio e Punta Raisi

Gran Galà (2012)


Anch'esso un album concettuale, racconta la storia di un personaggio non ben specificato che è scappato da una Italia ormai alla deriva  e ci ritorna ritrovando una situazione ancora più disastrosa. Le 15 tracce presentano un sound più moderato rispetto al precedente, a volte fin troppo "sbarazzino", spuntano strumenti meno standard come il buzouki (chitarra greca), banjo, violini, contrabbassi, violoncelli (bellissimo il pezzo strumentale XIII, una vera orchestra!) coadiuvati da testi politicizzati come sempre e più cattivi dei precedenti, quasi satirici. Rispetto al precedente è adatto a tutti gli ascoltatori persino casuali,  ma non vi aspettate punk hardcore o ska-punk puro. Insomma godibilissimo da tutti, testi più accessibili e molto ballabili. Mi domando come un disco così non venga trasmesso da radio e media musicali. Da segnalare la traccia "dai nomadi" struggente ballata punk-rock con ritornello strumentale da brivido.
Singoli: la danza dell'autunno rosa, san maritan, teleternità

giovedì 20 giugno 2013

Persiana Jones live al Carro-ponte di Sesto San Giovanni!




Ieri al Carro-ponte di Sesto San Giovanni ad un prezzo modico oltretutto (6€ a testa), una band mostro sacro dello ska nostrano, i grandissimi Persiana Jones! Band torinese di Rivarolo Canavese, che calca i palcoscenici italiani e non dal lontano' 88 divenendo una delle band più prolifiche e apprezzate della scena ska italica.

Nel 2010 in un live a Torino annuncia una pausa a tempo indeterminato, ma nel 2013 torna ad aprire il concerto di Assago degli Ska-p annunciando il loro ritorno per festeggiare il 25° anno della band con un nuovo tour e un nuovo album in preparazione.

Tornando al live di Sesto, ammetto che mi aspettavo ci fosse più pubblico, ma meglio così comunque, dato che con facilità sono sgusciato proprio sotto il palco e sono riuscito a fare parecchie fotografie, in calce al post ho messo le migliori. L'esibizione è durata parecchio sforando dal limite legale delle 23.30 tant'è che stavo perdendo l'ultima metro per tornare a casa, ma ne è valsa la pena.
Per il resto neinte da dire, tanta energia e divertimento, con il realtivo pogo sotto il palco e cori da stadio per le canzoni ormai famose come la mitica cover "Tremarella" oppure "correndo solo" o al celeberrima "minaccia alcolica"

Da segnalare la presenza di uno special Guest nella sezione fiati spuntava il sassofonista dei torinesi Africa United!

Grazie ai ragazzi! e buon ritorno!